È uno degli scoop di “Chi” di questa settimana e merita pure uno spazio sui siti dei vari quotidiani: Guendalina Canessa e Daniele Interrante aspettano un bambino. Ebbene sì, appresa la notizia non potevo non spendere due parole sulla vicenda che, diciamocelo, non c’interessa nemmeno, già si fatica così a trovare un po’ d’intelligenza in mezzo a tutto quel trash che la televisione ci propina, figuriamoci con il piccolo “Guenda Interrante”. Da un tronista, spalla di un qual certo Costantino Vitagliano, non ci si può aspettare tutta questa intelligenza (anche se già solo l’aver abbandonato il fedele amico è un fatto degno di nota), né tantomeno da una ex gieffina tutta firme e paillettes che l’unica qualità che le si può attribuire è saper distinguere una borsa firmata da una falsa (forse!). Sinceramente mi stavo già deprimendo con le ultime notizie di telegiornali e quotidiani su esami di Stato per avvocati, dove copiare è all’ordine del giorno, o sul concorso per funzionario dell’Ufficio Appalti di Orbitello dove tutti i candidati sono stati respinti dopo la prova scritta per i troppo strafalcioni grammaticali. Mi domando a cosa serva studiare tredici anni se poi riesci ancora a scrivere frasi del tipo “il sindaco A il potere di agire con procedura d’urgenza”, “I RAGAZI hanno l’obbligo di frequentare le scuole dell’obbligo”, “In caso di procedura A NOMALA” o ancora “Il sindaco è competente a dichiarare lo STATO di guerra”. La cosa drammatica è che questi signori erano tutti laureati, asini laureati. Certi errori si fanno in seconda elementare, ad eccezione di Totti che continua ancora oggi. Come dimenticare quando la professoressa ordinava di scrivere un quaderno di “ha” perché avevi dimenticato l’h…E se tutto ciò non bastasse mi si aggiunge il futuro figlio di Canessa - Interrante, avevo già dei dubbi sull’intelligenza dei piccoli Totti, figuriamoci adesso.Dove andremo a finire se certa gente, di cui già si dubita dell’esistenza del cervello (o quantomeno che l’abbia lasciato a casa, sotto le coperte, per non farlo congelare) si riproduce? Altro che geni della fisica quantistica, i bei tempi sono andati, al massimo avremo eredi di veline, calciatori, tronisti/e, fotografi e quant’altro.
ALLELUIA!

La parola “camporella” - da non confondere con Camporella, frazione di Ramiseto, in provincia di Reggio-Emilia – è stata coniata nel Medioevo per indicare un piccolo campo incolto con l’erba alta, che già all’epoca scatenava la passione degli innamorati o di chi aveva stretto un rapporto fittizio, basato sull’economia, contrario al buon costume e alla Chiesa morale. Grazie a quest’uso del menzionato tipo di campo, il termine passò a indicare l’attività di svago in esso praticata, oggi punibile con l’arresto e una multa per atti osceni in luogo pubblico.




